La Fondazione San Bonaventura si pregia di comunicare che il premio “San Bonaventura da Bagnoregio” 2022 è stato conferito al dott. Massimo Bray, Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. 

Tale premio è assegnato, con cadenza biennale, ad una personalità della cultura, della politica, dello spettacolo o del volontariato per particolari meriti nel campo delle attività connesse agli Istituti culturali e, in particolare, a Musei, Archivi e Biblioteche. La cerimonia di consegna si svolgerà nel corso dell’evento SBAM – incontri ravvicinati…, tradizionale appuntamento annuale della Fondazione che pone al centro del dibattito sui Beni Culturali Enti e Operatori di vario genere, dalle associazioni private agli enti ecclesiastici, dai musei alle biblioteche e archivi di piccole comunità. Si tratta di un’occasione privilegiata per porre in risalto le buone pratiche e per entrare a contatto con realtà complesse, con lo scopo di elaborare nuove progettualità.

Il focus di questa seconda edizione è la sostenibilità, intesa come sfida per la vita stessa degli Istituti Culturali ma declinata anche nelle diverse prospettive aperte dalla svolta digitale verso cui sono proiettati i nostri istituti MAB. Ed è proprio nella sessione di apertura dei lavori, il 9 dicembre, che il dott. Bray terrà la sua prolusione: “La sostenibilità degli Istituti culturali”. 

Per partecipare ai lavori basta compilare l’apposito modulo online di iscrizione, disponibile sul sito web della Fondazione. 

Le motivazioni dell’assegnazione del premio al dott. Bray risiedono nel suo impegno per la cultura e nella sua costante opera al fine di favorire lo sviluppo di una idea nuova nelle politiche culturali insistendo sulla necessità di “ripartire dalla cultura” per una rinascita, non solo economica, della comunità. 

Di seguito un breve profilo in cui sono evidenziati gli aspetti della intensa attività che motivano la nostra scelta.

Massimo Bray è da anni impegnato nel mondo della cultura distinguendosi per la sua visione alta di essa come strumento per ridisegnare un’idea di Paese se ricollocata al centro del dibattito politico.

La sua attività come Ministro, iniziata nel 2013, è stata contraddistinta dall’approvazione di “Valore Cultura”, legge quadro sul riconoscimento, salvataggio e tutela del patrimonio culturale italiano, un progetto a sostegno del sistema di tutela del patrimonio e di promozione mediante entrate stabili. Una inversione di rotta rispetto alle precedenti politiche dei tagli che hanno impoverito a vario titolo il patrimonio italiano.

Nel marzo del 2015, dopo le dimissioni da deputato, il suo impegno è profuso per l’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani – di cui è stato nominato, in seguito, Direttore Generale – concentrando la sua attenzione sull’editoria sia tradizionale, sia digitale. Nella sua visione la rivoluzione tecnologica è, infatti, da considerare veicolo di diffusione e valorizzazione democratica della conoscenza.

Dal 2019 insegna Storia dell’editoria presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dal 2020 al 2021 è stato Assessore alla cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, turismo, sviluppo e impresa turistica della Regione Puglia.

Il suo libro intitolato Alla voce Cultura. Diario sospeso della mia esperienza di Ministro (Manni 2019) è una profonda riflessione anche sull’importanza della cultura come strumento per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e per valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace. Il libro contiene anche il racconto delle sue esperienze da Ministro in direzione di una nuova azione politica che vede al centro i Beni Culturali intesi come Beni comuni. Degno di menzione è, inoltre, l’impegno di Massimo Bray per il rilancio dell’Italia a partire dal sito archeologico Pompei, caso considerato, all’epoca dei dolorosi crolli, “metafora del declino dei beni culturali italiani” da innalzare a “simbolo della rinascita del Paese”. Non da ultima, sempre restando in Campania, l’azione di recupero, dopo anni di abbandono, della Reggia borbonica di Carditello.

 

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