«Un insieme di progetti per l’Italia ai margini non può essere un tassello di una più generale strategia di riconversione ecologica dell’economia. L’Italia ai margini porta sulle sue spalle gli equilibri ambientali del nostro paese. [Occorre] provare a ricostruire una geografia delle fragilità nella quale gli effetti del cambiamento climatico, gli squilibri dovuti al prevalere di un modello di sviluppo cieco al futuro, la fragilità del nostro suolo, della nostra aria, dei nostri fiumi e delle nostre coste evidenziano il ruolo potenzialmente decisivo delle aree marginali per la reinvenzione di un modello di sviluppo ecologicamente sostenibile».
Gabriele Pasqui, La postura e lo sguardo dal “Manifesto per riabitare l’Italia”

In occasione della Giornata della Terra 2023 la Fondazione San Bonaventura propone una occasione di riflessione e confronto con focus specifici sulle criticità territoriali prodotte dagli effetti del climate change, con particolare attenzione all’Italia d’Appennino.
A partire dal territorio del Parco del Matese è possibile aprire una discussione sulle ricadute dei cambiamenti climatici in termini di perdita di biodiversità, agricoltura, scarso innevamento e mancanza d’acqua.
Si fa sempre più urgente un cambio di rotta repentino di abitudini, modelli di sviluppo, progetti e strategie, che, nello specifico di un’area quale quella matesina, attraversa tre grandi transizioni politiche di ampio respiro: PNRR, Parco Nazionale, Strategia Aree Interne.

L’appuntamento è per sabato 22 aprile presso la Biblioteca Comunale di Castello del Matese.
Nel programma della giornata, ancora in fase di arricchimento ed elaborato in collaborazione con la Biblioteca Diocesana San Tommaso d’Aquino, il dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali dell’Università Vanvitelli e le associazioni ambientaliste del territorio, è previsto un breve “trekking letterario“, focus tematici, gruppi di lavoro e confronto.

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