I CORALI DELLA PARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTA IN CARIFE (SEC. XV)
Ms. 3 Breviario
Manoscritto acefalo (probabilmente inizia con le ultime domeniche di quaresima)
Manoscritto membranaceo, 11 fascicoli legati in corda; carte 79; 1400 – 1499 data desumibile,
dimensioni 450 x 330
Stato di conservazione: buono, il manoscritto è stato restaurato
Storia del manoscritto: il manoscritto proviene da Carife, parrocchia S. Giovanni Battista appartenente alla diocesi di Trevìco, successivamente accorpata alla diocesi di Lacedonia e infine fusa nella diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.
Osservazioni
Incipit: Vetus quiderum
explicit: tergat ergo sorder pravi operis qui deo preparat domum mentis
Notazione, che attesta la presenza di pagine precedenti successive al 1864
Fascicolazione: 14 –– 2 6– 310-4 4 – 58– 6 87 8– 88 – 910 10 6 – 11 8 – 1
Cartulazione assente
Legatura: successiva ad intervento di restauro e rifatta con piatti in legno rivestiti in cuoio, con fibule di chiusura e borchie sul piatto
Capilettera ornati in colore rosso e blu; Decorazioni che delimitano lo specchio di scrittura solo a c. 24 recto e verso
Miniature a c. 24 recto raffigura probabilmente S. Gregorio Magno e a c. 24 verso raffigura l’angelo che annuncia alle donne la resurrezione del Signore.
Specchio di scrittura: Disposizione su due colonne 100 mm intercolunnio 20 mm, rigato a matita.
notazione successiva a c. 11 recto, sul margine esterno
Viri impii dixerunt: oppriraamus virum iustum iniuste, et decretiamus eum tamquam infernus, vivum auferamus memoriam illus de terra.
notazione successiva a c. 11 recto margine inferiore : In feria secunda majoris heb do madae, Evangelium, ante sex dies Paschae venit Jesus Betaniam ibi erat Lazarus.



