Le Tele della Biblioteca Fra Landolfo Caracciolo – Santa Candida

Nella chiesa napoletana dei Santi Andrea e Marco a Nilo, si conserva, alle spalle dell’altare maggiore, un sarcofago marmoreo che, come ricordato dall’epitaffo, custodiva le spoglie della matrona Candida, morta nel 585 all’età di circa cinquant’anni. La defunta era probabilmente una benefattrice della chiesa, per cui fu sepolta al suo interno.
Successivamente, la presenza del sepolcro nel sacro edificio portò alla conclusione che la donna fosse da considerarsi santa. La conferma giunge dal Calendario Tutiniano, risalente ai primi anni del XIII secolo, dove Candida viene annoverata tra i santi della chiesa napoletana.
Dapprima si credette che questa santa fosse la stessa battezzata da San Pietro, sbarcato nei pressi di Napoli mentre si recava a Roma. In seguito, con il progredire degli studi umanistici, si comprese che si trattava di due persone diverse, per cui furono create le figure di Santa Candida senior e di Santa Candidajunior.
Nessuna delle due aveva però diritto agli onori del culto: l’episodio di Santa candida senior è difatti solo una leggenda, mentre Santa candida junior, in realtà, non fu mai santificata. Per questi motivi furono entrambe espunte dal Martirologio Romano: la senior nel 1955 e lajunior nel 1976. Il sarcofago della chiesa dei Santi Andrea e Marco è attualmente vuoto in quanto il cardinale Rinaldo Brancaccio, alla fine del XIV secolo, rivendicando una supposta parentela con la “santa”, ne traslò il corpo nella chiesa di Sant’Angelo a Nilo da lui stesso fondata.
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